Premijera IL PAPÀ / JA, TATABjarni Haukur Thorsson
Coproduzione con / Koprodukcija s ZaTroCaRaMa APS
Scoprite il mondo dei papà pieno di risate, pianti e paure, nella celebre commedia ¨Io Papਠdi Bjarni Haukur Thorsson. Preparatevi ad una rappresentazione toccante monodrammatica di tutto quello a cui pensate con la parola papà. Da una gravidanza paterna ai pannolini, fino alle domande sulla relazione con la donna/moglie e la società. Giulio Settimo come papà vi farà piangere dalle risate, ma vi toccherà anche il cuore con il suo percorso verso la paternità.
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Otkrijte bogati očinski svijet ispunjen smijehom, plačem, strahom u cijenjenoj komediji „Ja, Tata“ Bjarnija Haukura Thorssona. Pripremite se na dirljivo monodramsko definiranje svega onoga što mislite kada kažete – tata. Od očinske trudnoće i pelena, pa sve do pitanja odnosa sa ženom i društvom, Giulio Settimo kao tata će vas nasmijati do suza, ali i dotaknuti u samo srce svojim putem do očinstva.
Sottotitolato / S titlovima na hrvatskome jeziku
“Ciao Marco, voglio recitare ‘Il Papà’ di Bjarni Haukur Þórsson. E mi piacerebbe che tu mi facessi la regia”. Inizia con questa chiamata di Giulio Settimo la mia avventura in questo spettacolo.
Giulio e io siamo diventati padri nello stesso periodo – era il 2019 – e abbiamo avuto modo di confrontarci a lungo su come la nostra vita sia stata stravolta dall’arrivo dei nostri figli. Credo che la cosa che più ci abbia accomunato in quel periodo sia stato proprio lo sguardo canzonatorio, ma anche commosso, con il quale abbiamo vissuto passo dopo passo la nostra paternità.
Diventare padre è una esperienza totalizzante, qualcosa che prende tutta la vita che hai vissuto fino a quel momento e la frulla e la condensa in qualcosa di completamente nuovo e inaspettato. Qualcosa di spaventoso e profondamente divertente allo stesso tempo. Qualcosa che Bjarni Haukur Þórsson è riuscito a raccontare con grande efficacia nel suo monologo, spogliandolo dalla retorica e dal romanticismo inutili. “Il Papà” racconta la quotidianità: la stanchezza, la paura, il senso di responsabilità e i conflitti. Ma anche la gioia e il divertimento che ci accompagnano nel crescere giorno dopo giorno i nostri figli. Spero che il pubblico possa divertirsi e commuoversi come lo abbiamo fatto noi mettendolo in scena. Ma anche che possa capire che non si è mai da soli, quando ci troviamo davanti a qualcosa di così spiazzante e sublime come la nascita di un figlio.
Ringrazio Giulio e Bjarni perché è stato davvero un bel viaggio. E ringrazio mia moglie Chiara e i mie figli Samuele e Gaia: senza di voi la mia vita non sarebbe così spaventosamente divertente.
Partner mediatico / Medijski pokrovitelj
